mercoledì 7 maggio 2008

Viaggio in Sicilia 3/L'eccezione e la norma

Prosegue il lungo viaggio in Sicilia di naciolina. Originato da una situazione eccezionale - le cattive condizioni di salute di nonno Salvatore - il prolungarsi di questa situazione (ciò che d'altra parte si sapeva ed era prevedibile) sembra avere in qualche modo fatto dell'eccezione una normale condizione di vita: papà continua a fare su e giù per l'Italia, mamma e figlia si dividono tra le case dei nonni, nonno Salvatore prosegue il suo lungo e pesante percorso di cure (ma con un rinnovato ottimismo), ecc.
In questa eccezionale normalità, naciolina continua i suoi progressi all'insegna di una curiosità e vivacità che chi ha più esperienza di noi ci dice essere decisamente precoce, per ciò che questo può valere, ma che per noi è soprattutto un segno che gli eventi e i cambiamenti degli ultimi tempi non stanno incidendo troppo negativamente sulla sua crescita (anzi forse per certi versi stanno avendo un effetto positivo). Sul piano fisico oggi naciolina ha sicuramente una maggiore consapevolezza del proprio corpo e di ciò che con esso si può fare. Sul piano sociale continua la conoscenza di amici e parenti siciliani, abituandosi così sempre di più ad interagire con il prossimo.
In questi ultimi incontri naciolina ha conosciuto la cugina di Rossella, Gisella, e la sua famiglia e - cosa che per me riveste una importanza notevole - mia zia Carla, sorella novantaquatrenne della mia nonna materna Peppina, che non c'è più da diversi anni. Per me questa zia ha sempre impersonato la gioia e la festa. Le sue visite a casa nostra - annunciate sempre da tre suonate di campanello - erano foriere di giochi e balocchi; la sua borsa un mondo magico pieno di sorprese. Ma ciò che più conta è stata lei che, all'indomani della Seconda guerra mondiale, ha fatto sì che mia madre e mia nonna potessero trovare rifugio sicuro dopo essere partite profughe dalla Yugoslavia, occupandosi anche della crescita di mia madre e garantendole un'esistenza degna. Una vera e propria matriarca della mia famiglia, anche oggi che la sua memoria non le consente di conservare i ricordi se non per pochi minuti: farle conoscere la piccola naciolina e osservare i suoi occhi azzurri che guardano la mia piccola Lina con amore ha per me il significato del radicamento su un terreno fertile e portatore di positività.
La prossima tappa sarà portare naciolina a Gagliano Castelferrato, il paese di orgine della mamma di Rossella, nonna Lina. Immagino che per Rossella questa occasione abbia almeno lo stesso valore simbolico che per me ha avuto l'incontro con la zia Carla.


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