martedì 20 novembre 2007

Naciolina ?


Ci si potrebbe chiedere perché intitolare in questo modo un blog dedicato alla propria figlia (in arrivo). Innanzitutto, che cosa significa "naciolina" ? Nulla in realtà, è uno dei tanti neologismi con cui i genitori si vezzeggiano a chiamare i propri figli. Noi che siamo già adesso rintronati abbiamo cominciato prima della sua nascita.

Il percorso che ha portato a partorire questo diminutivo è contorto, frutto della nostra originaria "sicilianitudine": a Catania, infatti, il pesce azzuro ancora giovane (quello per intedersi che si trova nella frittura di pesce) è chiamato "sparacanacio". Io e Rossella (la mamma di naciolina) abbiamo l'abitudine di estendere il nomignolo ad ogni esserino piccolo, dai bimbi agli animali di piccola taglia.

Quando abbiamo appreso la notizia di aspettare un bambino e la ginecologa ci ha dato una carpetta in cui conservare tutti i documenti e gli esami legati alla gravidanza è stato quindi immediato affibiare a quella carpetta il titolo di "progetto sparacanacio"(così che spesso ci complimentiamo con noi stessi per il "bel progettino" che abbiamo in corso...). In seguito, quando abbiamo saputo che questo progettino era di sesso femminile, è diventato "sparacanacia", da cui appunto il diminutivo "naciolina", piccola sparacanacia.

Il nome Lina è venuto successivamente, in primo luogo in memoria della mamma di Rossella, che è scomparsa prematuramente qualche anno fa - chiamata Michelina, ma per tutti a casa Lina - ma anche perché è un nome breve, facilmente pronunciabile anche da chi non è italiano (speriamo in un suo futuro "internazionale") o dai più piccoli, come la nostra adorata Sveva, figlia degli amici fraterni Vincenzo e Sabina. Inoltre, ci pare che stia bene con il mio cognome (finché deciderà di portarlo; oggi fortunatamente non è più imposto e si può optare anche per quello della mamma o per entrambi).

Nessun legame diretto quindi con "naciolina", anche se, inutile nasconderlo, mi piace l'idea che il dubbio di una relazione tra i due nomi possa venire.

Un'ultima cosa: tanto sparacanacia quanto naciolina danno il senso di qualcosa da sgranocchiare con gusto. E così sarà: aspetto con impazienza di potere sgranocchiare mia figlia, specie le sue orecchie (eredità di mio padre, che ho a mia volta subito da piccolo e che, anche oggi che come si dice in Sicilia sono un "pagghiolu", mio padre cerca di proseguire...). I genitori non si scelgono, questo è capitato a naciolina...


P.S. L'immagine pubblicata in questo post è tratta dall'ecografia 3D che abbiamo fatto al terzo mese di gravidanza. Lì naciolina era lunga circa 6.7 cm ! Eccone altre due:

domenica 18 novembre 2007

Aspettando naciolina

Tutto pronto: borsetta, documenti, macchina fotografica, videocamera; come in una gita al mare, solo che questa volta non guido. Si va a piedi in ospedale (abitiamo di fronte). Pensate che storia con i vicini di casa: «Ciao. Tutto bene ? Dove andate di bello oggi ?» «Andiamo a partorire !»

Adesso sembra anche un fatto buffo, ma certamente la notte prima del ricovero e, soprattutto, la notte prima dell'intervento (sarà un cesareo, programmato per il 4 dicembre) saremo meno rilassati. Sono molti i pensieri che ci attraversano, dalla riorganizzazione degli spazi a casa al ripensamento più generale della quotidianità. Naturalmente nulla di nuovo e di particolarmente originale; tutti i genitori ci sono passati, ma per me e Rossella in questo momento è tutto.

Per quanto mi riguarda, comunque, la curiosità per il nuovo che arriva ha il sopravvento sulle nostalgie delle abitudini consolidate.

Saranno due settimane intense quelle che ci aspettano, nell'attesa di questa scricciolina che già adesso, con le sue acrobazie nella pancia della mamma, non ci fa mancare la sua vivace presenza.